Mente Memoria Passato Futuro
Mente e memoria sono una cosa unica, l’integrità della memoria fonda l’integrità dell’essere umano… dice a pagina 215 il libro che lentamente mi accompagna nell’attuale addormentamento bollore estivo “La ragazza con la Leika”. E su questa frase mi sono fermato e avvitato. Che non potrei che essere super super d’accordo. I miei pochi momenti di resistenza creativa sono dedicati al recupero delle storie passate. Da anni mi guardo indietro e cerco di collegare fili Ma.
Ma nello stesso tempo credo che quello che ci definisce come umani è l’idea del futuro. Anche il mio guardare indietro è per darmi un’idea del futuro. Discipline olistiche ci spingono a concentrarci sul presente, per ridurre la sofferenza. Può andar bene come esercizio di meditazione, ma in una dimensione storica collettiva necessitiamo il futuro (supportato dalle esperienze del passato). Dispositivi elettronici spingono i Digital Natives nel protagonismo dello spettatore del Videogioco Narrazione Perpetua. In un presente troppo esteso. In un presente troppo presente.
Mah, forse il presente è solo troppo caldo. Nell’immediato futuro metto una doccia. E fatemi sapere cosa ne pensate, nel futuro successivo; buona giornata.
05 / 07 / 2019 ore 8 del mattino
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Pianto Date.
Non ricordo aver pianto mai
Prima della morte di mia madre
25 Ottobre 1989
Anzi ricordo mi chiedevo
Se avessi dovuto recitar pianto
Ai ricordi di chi avrei attinto
E invece imprevedibile
Dopo la morte di mia madre
Il pianto ha iniziato così
Facile inarrestabile
E invece imprevedibile
Non il pianto che è sempre con me
Addirittura per cartoni animati
Che quando poi è morto mio padre
8 Febbraio 1997
Ecco il sentirmi orfano è strano
Con i miei quarant’anni suonati
E invece imprevedibile
Ora, ora che è morta Anna
30 Settembre 2018
Ora mi chiedo solo come e chissà
Che il pianto io piango finirà
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02 02 3019 sogni Quanti salti e quanti viaggi deve fare la nostra mente mentre dormiamo.. cosa sognano gli animali…
Cosa sognano gli androidi… pecore elettriche?
Stanotte nei salti a ripetizione del mio sonno , entro con due operai in un edificio in evidente ristrutturazione. Prendiamo un ascensore spoglio di tutto e saliamo due piani, ma arriviamo su un’impalcatura alta due piani e sotto non ci sono più i due piani di ascensore, ma i due piani d’impalcatura…. Nel vuoto…
Il primo operaio salta giù come fosse niente… ne risente, un poco claudicante, ci dice “Attenti!”
Qualcuno muove il carrello trabattello impalcatura… io vorrei imitare il primo operaio, ma ho paura.. dico “mettete qualcosa sotto” per limitare l’impatto, m non si trova nulla e mi sembra di ondeggiare nel vuoto, sul bordo del vuoto. Non vorrei danneggiare il secondo operaio, che tenendosi in equilibrio sta aspettando di vedere che fine faccio io. Mentre il senso di angoscia mi guida verso il risveglio, nel mixaggio sonno-veglia, mi vedo optare per la soluzione: ridurre altezza da saltare, sedendomi e aggrappandomi con le mani al bordo… ma chissà come è finita..
Mi sveglio. Penso che oggi c’è la manifestazione contro Salvini.
Cosa sogna Salvini.. immigrati elettrici? Forse immigrati elettrificati…
Mi appare quel monologo di tanti anni fa “Viaggio nel cervello di un leghista”. Lo dovrei ritrovare… cominciamo sta giornata..
Rif. “Do Andoids dream of electric sheep?” di P. K. Dick da cui è stato tratto il film Blade Runner
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ku fu anna day dicembre 2018 |
Anna che non c’è più
Mi fa pensare al meno e al più
A Quando inizia la vita
A Quando finisce la vita
La vita fisica materiale
L’esistenza immateriale
Che ci porta a riconsiderare
Che Anna c’è finché c’è per noi….
E ci spinge a prendere visione
Delle Storie che chiamo MultiReligione
E ParoleParoleParole (con Anna nel cuore)
Continua con la notte di Evaristo
Che in realtà è divisa in due parti
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ku fu anna day ottobre 2018 |
KU FU ANNA DAY OTTOBRE 2018 quello che ci sarà poi per Anna e per tutte tutti noi parole musica silenzi paure sogni e intenti dimostrano la forza di ciò che chiamiamo comunità ....
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